Da quando sono piccolo ho sempre avuto un soprannome, e tutti erano più o meno basati sulla mia enorme cultura, spesso agitata a sproposito e sventagliata davanti a tutti.
Che io mi ricordi, il primo risale a quando avevo 12 anni ed era "palloncino", simpatico nomignolo affibbiatomi appena traslocato da quegli stronzi che abitavano nel mio parco che sarebbe stata la mia casa per quasi 20 anni, per la mia forma rotonda che ai quei tempi era molto più accentuata.
Subito dopo, nella compagnia dei miei amici "storici", nacque il soprannome che mi accompagna come una seconda pelle da ormai 20 anni: "Puccio".
Ci sono 2 teorie sulla nascita dello stesso.
1) Stefano, in greco, vuol dire corona, e ai miei tempi c'era un giornalista di nome Puccio Corona.
2) L'abbreviazione di Puccettone, soprannome dato a Fantozzi da un suo collega di lavoro.
Subito dopo, cominciata la scuola, è nata l'era dello "scienziato pazzo" (eh, lo studiare chimica non aumentava di molto la possibilità di cambiare registro...) fino all'università dove stranamente non ne avevo nemmeno uno.
Contemporaneamente all'università cominciava la mia vita internettiana e quindi il nomignolo per internet. Alla fine la scelta cadde su "barthleby", una strana fusione tra il personaggio di un libro di Melville "Bartleby lo scrivano" e il barth (leggasi bard in inglese), il bardo di medioevale origine, il mio personaggio preferito nelle mie campagne di gioco di ruolo. :D
E da lì comincia tutto.
mercoledì 17 settembre 2008
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