giovedì 9 ottobre 2008

Fredda, inospitale Parma

Tema:
Come ti sei trovato a Parma?

Svolgimento:
Male, anzi malissimo.


Partenza da Bologna alle 18:45 appuntamento allo Stadio Tardini. Arrivo a Parma e il dilemma: quale uscita prendere? Ovviamente quella sbagliata, cioè Parma Ovest, che allunga il tragitto di almeno 10 km.
Dopo un paio di vie assurde e di comuni impronunciabili torno indietro e il navigatore si perde: dopo alcuni ricalcali si arrende e mi dice: “Fermarsi e chiedere al primo passante”. O_o
Finalmente trovo delle indicazioni PARMA in una strada secondaria e ritorno alla civiltà, seguendo la Tangenziale Nord e uscendo alla Uscita 3 STADIO: da lì allo stadio il tratto è piccolissimo, Parma è davvero minuscola e lo stadio è in via Partigiani D’Italia 1, in pieno centro cittadino.
Sorge il primo problema della serata e anche il secondo: trovare un parcheggio e un ristorante.
Il ristorante lo trovo subito, chiedendo informazioni ad un giornalaio mi consigliano una trattoria lì vicino, la Trattoria Del Ducato, dove si mangia bene e non si spende tanto, “altrimenti a 500m verso il centro c’è Panseri che costa circa 100 € a persona”.
Ringrazio e vado verso la macchina ma noto un piccolo particolare: il parcheggio è disponibile fino alle 20:30 in quanto da dopo quell’orario è a sola discrezione dei RESIDENTI: alla faccia dell’ospitalità.
Nel frattempo aspetto il mio amico AlexDelPiro e cerco la trattoria dove con moltissima cordialità mi indicano dove parcheggiare (lì vicino, al Barilla Center, una specie di Shopping Mall) e mi prenotano anche un tavolo per due “anche se sarete un poco strettini”.
Ringrazio, ritorno all’auto, arriva il mio amico e comincia la caccia al parcheggio che si svolge in due manche della durata di 15 minuti l’una. Arriviamo al ristorante alle 21 e ci indicano il tavolo: in pieno centro sala.
Posto veramente carino, molto di classe ma non carissimo, Veniamo serviti da una cameriera MOOOLTO carina e giovane con un fantastico paio di occhi azzurri e un bellissimo vestitino corto che lascia pochissimo spazio all’immaginazione
Catturati da questa immagine e da quelle delle ragazze e delle donne che ci circondano (tutte molto carine e tutte vestite da Gucci in su mentre io e Alex siamo in jeans e maglioncino) ordiniamo consigliati dalla padrona di casa.

Devo dire che abbiamo mangiato benissimo.

ANTIPASTI
Salame Ferino (Alex)
Sformatine di zucchine e Basilico (Io)
Strozzapreti al sugo di salama x 2
Brasato al Barolo e Polenta x 2
Crema Catalana (Alex)
Semifreddo di ricotta e amaretti con scaglie di cioccolato (Io)
Caffè x 2
Sangiovese di Romagna
Acqua naturale

Totale 88.50 €

Direi che ce la siamo quasi cavati.

Da lì abbiamo chiacchierato e camminato per la città desertica tranne nei locali del Barilla Center, pieni fino all’inverosimile di fighetti accompagnati da vestitoni, macchinone e puttanoni (mi sia concesso il termine) con anche le 60enni a lumare i tipi e a tirare tardi.
E con un senso di sconforto e un po’ di disagio siamo andati via.

A Parma ci tornerò solo per due motivi, anzi tre.

1) La Cantina Mariachi, un franchising di cucina tex-mex favoloso
2) Sushi Wok, un risorante giapponese dove mangiavano giapponesi: penso valga un poco come i camionisti per una trattoria. J
3) La Trattoria del Ducato e la sua cameriera.


Per il resto, cara Parma, mi vedrai col cannocchiale la prossima volta.

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