Ed arriva anche il momento, nella vita, del matrimonio di un amico caro.
Beppe, da noi conosciuto come Crashbit (vecchio nome su Internet con cui abbiamo iniziato insieme a scrivere, chattare, conoscerci, apprezzarci, fino a diventare amici), è convolato a giuste nozze con Svetlana, dopo un paio di anni di fidanzamento.
Ed è sempre strano vedere il tuo caro amico, che fino a ieri era lì bello in tuta e scarpe da ginnastica con te sul divano del salotto di casa mentre si guarda la partita dell'Inter con davanti una birra e una pizza, trasformato improvvisamente in un Principe Azzurro con un completo nero di Pignatelli bellissimo, quasi come se fosse diventato per quel frangente qualcos'altro.
E nella testa ho un affollamento di immagini di ieri che non andranno via, come le scene davanti alla chiesa della serie di sorelle della sposa russa (una più carina di un'altra), come la promessa di matrimonio in italiano ed in russo con la sposa che piange e non riesce a parlare, come il lancio del riso ed il seguente abbraccio guardandoci negli occhi, rimanendo per qualche secondo abbracciati, senza dire niente, come le scene al ristorante con il mio megafono assoluto protagonista della giornata, come la composè con piselli di mare e i pomodori maturi come contorno del branzino (grazie Zia Laura! :D), come l'apertura dei pacchi per gli sposi, come vedere Beppe, negatissimo al ballo, lanciarsi in un twist scatenato, come imitare i Blues Brothers insieme a Zio Angelo, come i brindisi al tavolo e le prime 3 bottiglie di pinot grigio finite in 10 minuti, come gli "Evviva gli sposi!" che non riesco a ricordare quanti ne abbiamo detti, come...come...
Come questa bellissima sensazione di avere partecipato al matrimonio di un Fratello, grazie a lui e a tutta la famiglia che mi hanno sempre accolto come uno di loro, per tutto questo tempo e per tutti questi anni.
E per questo non esiste altro ringraziamento che quello che posso dare con il mio affetto.
Ti voglio bene Beppe.
Auguri a te e Svetlana e che solo il meglio vi sia dato di questa vita.
Ora devo partire, Roma mi aspetta, insieme alle ragazze del +PRA.
domenica 15 giugno 2008
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