Come qualcuno di voi sa, sono stato a Sanremo per MelodicaMente.
Questi sono i miei voti.
I voti 0, 1 e 2 non se lo merita quasi nessuno. QUASI.
E’ un voto cumulativo invece per chi, a Casa Sanremo, incurante del fatto che
anche gli altri stanno lavorando, se ne fregano altamente e pensano solo al
proprio tornaconto, staccando caricabatterie, passandoti avanti, spintonando e
lanciandoti via. Purtroppo le brutte persone esistono ovunque, non è colpa di
Sanremo.
Voto 3: IL BILIARDINO. Qualche genio del male
ha deciso di mettere nell’area live un biliardino di plastica trasparente per
fare svagare le persone. Scelta PESSIMA in quanto il suddetto balocco è
diventato preda di scalmanati bimbi (con tanto di pass) che hanno quasi rotto
lo stesso a furia di partite e sicuramente rotto le scatole di molti a furia di
urla e moine. Un goccio più di controllo non avrebbe fatto male.
Voto 4: come raggiungere Sanremo, ovvero della viabilità
e dei suoi demoni. Purtroppo una frana lungo la costiera, frana che ha
bloccato la viabilità su strada ferrata, ha mostrato drammaticamente quanto
Sanremo sia in un cul-de-sac geografico che la rende difficile da raggiungere,
se non un incubo, visto che se non si disponeva di una macchina c’era l’unica
scelta della corriera da Albenga o da Voghera con due cambi ferroviari ed un
viaggio di tante ore per raggiungerla.
Voto 5: i Big. Il voto è dovuto alle canzoni ed alla
conduzione del Festival. Alcune canzoni dei Big erano in pieno stile sanremese
fatte da cantanti che compaiono ormai solo a Sanremo e quindi non ci si poteva
aspettare di più… Stupidaggini. Un minimo di sforzo in più per non cantare un
testo che rasenta una lista della spesa come poeticità era quantomeno ben
accetto. E le canzoni più intelligenti e belle sono andate tutte fuori alla
prima scelta. Continuiamo a farci del male.
Voto 5 bis: l’ironia e le imitazioni. La presenza
della Litizzetto e di Crozza potevano portare a pensare di interventi sapidi e
pungenti a risollevare lo spirito di un Festival molto sotto tono.
Errore.
A meno che non sia scritto sul contratto, qualcuno mi spiega perché Lucianina deve sempre fare quella voce odiosa e querula e Fazio deve fare le imitazioni quando c’è da riempire un vuoto? E’ come un comico che dice una barzelletta per riempire il tempo di uno spettacolo: alla prima ridi, alla seconda abbozzi un sorriso, alla terza rimani interdetto. Alla quarta fischi.
PS Crozza lo salvo, la sua caustica ironia è il termometro della situazione in Italia.
Errore.
A meno che non sia scritto sul contratto, qualcuno mi spiega perché Lucianina deve sempre fare quella voce odiosa e querula e Fazio deve fare le imitazioni quando c’è da riempire un vuoto? E’ come un comico che dice una barzelletta per riempire il tempo di uno spettacolo: alla prima ridi, alla seconda abbozzi un sorriso, alla terza rimani interdetto. Alla quarta fischi.
PS Crozza lo salvo, la sua caustica ironia è il termometro della situazione in Italia.
Voto 5 tris: la giuria di qualità. Nomi abbastanza
altisonanti per una scelta importante, ovvero chi vincesse il Festival, ma
quando un membro della giuria come Rocco Tanica esce dal coro e dice che non è
d’accordo con le scelte, lui che tra poco è l’unico musicista in mezzo a quei
dieci, qualche dubbio ti deve venire.
Voto 6: Sanremo ed i sanremesi, cioè la “movida”
sanremese. Rispetto agli anni scorsi tutti parati e coperti hanno parlato
di una edizione sotto tono del Festival, edizione che ha portato anche molti
tra addetti ai lavori e non a disdegnare il Festival ed a rimanere a guardarlo
a casa senza venire nella Città dei Fiori. La mancanza del palco a Piazza
Colombo ne è un chiaro segnale. Ma tutti i cittadini di Sanremo si sono
comportati in maniera egregia ed hanno ampiamente compensato alla pecca. 4 alla
organizzazione, 8 alla gentilezza dei Sanremesi. Voto di media quindi.
Voto 7: i Giovani. Come da qualche anno ormai a
questa parte, la gara delle Nuove Proposte a livello musicale si è rivelata
molto più interessante di quella dei Big. Cantanti come Diodato, Zibba, The
Niro e Filippo Graziani hanno dimostrato di avere idee, talento e capacità per
sfondare ed il coraggio sufficiente a portare anche in un vetrina come Sanremo
la propria cifra musicale senza snaturarsi e/o scendere a compromessi. Su Rocco
Hunt non mi pronuncio, la canzone non mi è piaciuta e sarei ingiusto a
definirla un semplice prodotto musicale programmato a tavolino che sfrutta la
genuinità dio un ragazzo di vent’anni dal volto pulito e che ci crede davvero
per vincere facendo leva sul buonismo e sui morti di una regione che ha vissuto
una tragedia. Ops, l’ho appena detto.
Voto 8: chi si è esibito. Casa Sanremo ha ospitato il
live di alcuni artisti che hanno degnato il (poco) pubblico presente di
esibizioni a dir poco eccellenti, se non addirittura eccezionali, cantando al
di là del pubblico vociante e della scarsa attenzione. Cito solo l’Anonima
Straccioni, i Tribemolle, Jack Savoretti, i Quisisona ed i Perturbazione che
hanno regalato pomeriggi e serate magiche. Life is real, play it live.
Voto 9: quelli come me, ovvero gli altri siamo noi. Un
ringraziamento complessivo e totale a tutti gli addetti stampa che hanno invaso
Casa Sanremo senza avere il pass della sala stampa “Lucio Dalla” e che hanno
affollato il primo piano animandolo con la loro gentilezza e la loro
cordialità. Un saluto in particolare a Jacopo Casati, fratello nel metallo, ed
un abbraccio a tutti: se questa esperienza particolare è stata particolare e
coinvolgente è anche merito loro che hanno riempito ore ed ore di attesa con
chiacchiere, risate e condivisione di tanti piccoli momenti.
Voto 10: il personale di Casa Sanremo. E qua sono io
a dover ringraziare tutti quanti quelli che hanno reso possibile da dietro le
quinte tutto Sanremo. NESSUNO e sottolineo NESSUNO mi ha mai trattato male ma
anzi sono stato accolto a suon di sorrisi e strette di mano e tutti mi hanno
fatto sentire a casa ed accettato nonostante le mie mille domande e le mie
mille richieste di informazioni. E’ ingiusto fare nomi, ma mi sembra doveroso
citare Riccardo della Promotion Lab, Luca della sicurezza, Valentina e Fabrizio
di Barchef ed il boss Antonio. Un grazie di cuore a tutti voi.