Certe volte nella vita si è fortunati. Ti capita di fare qualcosa che ti piace nel modo che ti piace e nessuno ti osta, nessuno ti dà contro, anzi vengono anche invogliate le iniziative personali che possono portare nuove idee e nuovi frutti. Ora, non so come sia in altre situazioni, ma ho sempre avuto la fortuna di lavorare in progetti editoriali con questo preciso stampo. E MelodicaMente non fa eccezione.
E grazie a questa fortuna ormai un anno è passato ed è passato in un modo che io reputo eccezionale, cioè ascoltando dischi e recensendoli per quel poco che ne si sa di musica. Spesso sbagliando per alcuni lettori ma qualche volta anche creando con loro quel dialogo e quello scambio che un giornalista ama avere con il proprio pubblico, soprattutto in ambito musicale.
E’ stato un anno pieno di uscite discografiche: alcune molto interessanti, altre un po’ meno, altre molto meno. E si è sentito tutto e di tutto, senza molte distinzioni di sorta e senza nessuna remora iniziale. E si sono scoperti piccoli tesori in mezzo a tutto il mare magnum musicale del 2012.
Ed allora ho deciso di fare un mini-riassunto di tutto l’anno appena trascorso, sia per darmi un piccolo punto nel cammino che ho deciso di intraprendere sia per dare a chi legge questo articolo qualche spunto di ascolto. Forse molte di queste canzoni non vi piaceranno, forse vi faranno ribrezzo. O forse potrebbero pure piacervi. A me sono piaciute. :-)
Non mi resta che augurarvi buon ascolto.
Andrea Romano - "Dimmi"
Black Veil Brides - "New Year's Day"
Blastema - "Carmilla"
Bruno Mars - "Gorilla"
Dario Cappanera feat. Pino Scotto - "Still got the blues"
DDG Project - "Dig it"
Francesco de Gregori - "Showtime"
Il Cile - "Il mio incantesimo"
La Cricca - "Un particolare"
Maxpicchiatoda3 - "Yuppismo"
Rekkiabilly - "6x6"
The Birthday Massacre - "Leaving tonight"
The Sickle - "At a time"
Violadimarte - "Alberi d'amianto"
sabato 2 novembre 2013
domenica 22 settembre 2013
Lettera ad un tumore
Bologna, 23/09/2013
Carissimo tumore,
in questo anno mi hai insegnato tantissime cose.
Come sei solito fare. Perchè sei il peggiore dei maestri.
Ed il migliore.
Peggiore perchè mi hai chiesto una lezione fondamentale senza spiegarmela prima.
Migliore perchè, una volta che me l'hai spiegata, non si dimentica più.
Mi hai insegnato a non avere paura di piangere e ancora di più a non avere paura di ridere di me e delle follie del mondo e delle persone anche davanti ai loro occhi e ai loro evidenti errori e alle loro piccole cattive meschinità.
Mi hai insegnato a soffrire in una maniera che non credevo possibile, a conoscere me stesso oltre ogni aspettativa, a comprendere il dolore che provavo ed a capire che sarebbe prima o poi passato.
Mi hai insegnato che valore ha un abbraccio, che importanza ha un gesto d'affetto quando non è richiesto, che cosa vuol dire avere un numero di telefono da chiamare per dire che non ce la fai più, che cosa vuol dire tornare a sentire il cuore battere per qualcuno, di nuovo.
Mi hai insegnato che svegliarsi la mattina è una benedizione, che camminare per strada senza svenire per la mancanza di forze è un'esperienza bellissima, che guardare il mondo vivere e sapere che ne fai parte è una gioia indescrivibile, che mangiare un gelato e non vomitare è una piccola grande conquista.
MA hai lasciato graffi, danni, cicatrici, sofferenza, dolore ed effetti collaterali, cose che potrebbero anche non sparire mai più.
Ti sei preso un anno della mia vita, le mie illusioni, le mie speranze, il mio peso, i miei occhi e mi hai dato qualche capello bianco, qualche ruga in più e soprattutto una dannatissima sensibilità che mi fa vedere TUTTO in maniera completamente differente da prima.
Ecco, l'ultimo punto, se proprio potresti riprendertelo indietro mi faresti un piacere. Perchè mi ha già stancato.
Con cordiale disprezzo
Carissimo tumore,
in questo anno mi hai insegnato tantissime cose.
Come sei solito fare. Perchè sei il peggiore dei maestri.
Ed il migliore.
Peggiore perchè mi hai chiesto una lezione fondamentale senza spiegarmela prima.
Migliore perchè, una volta che me l'hai spiegata, non si dimentica più.
Mi hai insegnato a non avere paura di piangere e ancora di più a non avere paura di ridere di me e delle follie del mondo e delle persone anche davanti ai loro occhi e ai loro evidenti errori e alle loro piccole cattive meschinità.
Mi hai insegnato a soffrire in una maniera che non credevo possibile, a conoscere me stesso oltre ogni aspettativa, a comprendere il dolore che provavo ed a capire che sarebbe prima o poi passato.
Mi hai insegnato che valore ha un abbraccio, che importanza ha un gesto d'affetto quando non è richiesto, che cosa vuol dire avere un numero di telefono da chiamare per dire che non ce la fai più, che cosa vuol dire tornare a sentire il cuore battere per qualcuno, di nuovo.
Mi hai insegnato che svegliarsi la mattina è una benedizione, che camminare per strada senza svenire per la mancanza di forze è un'esperienza bellissima, che guardare il mondo vivere e sapere che ne fai parte è una gioia indescrivibile, che mangiare un gelato e non vomitare è una piccola grande conquista.
MA hai lasciato graffi, danni, cicatrici, sofferenza, dolore ed effetti collaterali, cose che potrebbero anche non sparire mai più.
Ti sei preso un anno della mia vita, le mie illusioni, le mie speranze, il mio peso, i miei occhi e mi hai dato qualche capello bianco, qualche ruga in più e soprattutto una dannatissima sensibilità che mi fa vedere TUTTO in maniera completamente differente da prima.
Ecco, l'ultimo punto, se proprio potresti riprendertelo indietro mi faresti un piacere. Perchè mi ha già stancato.
Con cordiale disprezzo
giovedì 29 agosto 2013
Stupri in Nord Europa: un approfondimento
Eccovi tutti i dati che ho raccolto e una mia considerazione
personale finale.
Parliamo
di numeri, quelli degli stupri nel civilissimo Nord Europa.
Snocciolamo
un paio di dati soffermandoci poi più acutamente sulla Svezia:
Situazione stupri
Numero di stupri
in un anno in Danimarca: 500
Percentuale di
stupri che porta alla condanna in Danimarca: 20%
Percentuale di
donne sotto i 20 anni violentate in Danimarca: 56%
Tasso di stupri
segnalato in Danimarca: 25%
Stupri commessi da
partner in Danimarca: 75%
Stupri commessi da
conoscenti in Danimarca: 46.5%
Stupri commessi da
sconosciuti in Danimarca: <5 p="">
Stupri di gruppo
commessi in Danimarca: 29%
Numero di stupri
in un anno in Finlandia: 1000
Percentuale di
stupri che porta alla condanna in Finlandia: 13%
Percentuale di
donne sotto i 30 anni violentate in Finlandia: 70%
Tasso di stupri
segnalato in Finlandia: xxx
Stupri commessi da
partner in Finlandia: 13%
Stupri commessi da
conoscenti in Finlandia: 50%
Stupri commessi da
sconosciuti in Finlandia: 25%
Stupri di gruppo
commessi in Finlandia: xxx
Numero di stupri
in un anno in Norvegia: 950
Percentuale di
stupri che porta alla condanna in Norvegia: 12%
Percentuale di
donne sotto i 20 anni violentate in Norvegia: 45%
Tasso di stupri
segnalato in Norvegia: xxx%
Stupri commessi da
partner in Norvegia: xxx
Stupri commessi da
conoscenti in Norvegia: xxx
Stupri commessi da
sconosciuti in Norvegia: xxx
Stupri di gruppo
commessi in Norvegia: xxx
Popolazione attuale:
9,5 milioni di abitanti
Immigrati: circa 500.000 abitanti
Neonati con madri immigrate: 16%
Disoccupazione tra gli immigrati: il 46%
Immigrati: circa 500.000 abitanti
Neonati con madri immigrate: 16%
Disoccupazione tra gli immigrati: il 46%
Numero di stupri
in un anno in Svezia: 5.000
Percentuale di
stupri che porta alla condanna in Svezia: 6%
Percentuale di
donne sotto i 17 anni violentate in Svezia: 25%
Tasso di stupri
segnalato in Svezia: 5-10%
Stupri commessi da
partner in Svezia: 24%
Stupri commessi da
conoscenti in Svezia: 40%
Stupri commessi da
sconosciuti in Svezia: <5 p="">
5>
Stupri di gruppo
commessi in Svezia: 18%
Percentuale di
donne che non escono la sera per paura di stupri: 82%
Tasso di stupri nel 2003; 9,24 ogni 100.000
abitanti
Tasso di stupri nel 2005: 36,8 ogni 100.000 abitanti
Tasso di stupri nel 2012: 63,2 ogni 100.000 abitanti
(Tasso di stupri in Italia nel 2012: 15 ogni 100.000 abitanti)
Tasso di stupri nel 2005: 36,8 ogni 100.000 abitanti
Tasso di stupri nel 2012: 63,2 ogni 100.000 abitanti
(Tasso di stupri in Italia nel 2012: 15 ogni 100.000 abitanti)
Percentuale di stupri ad opera di immigrati: 90%
Percentuale di stupri ad opera di musulmani: 77%
Percentuale di stupri ad opera di musulmani: 77%
Popolazione immigrata a Stoccolma: 1/3 del totale.
Tasso di stupri a Stoccolma nell’estate del 2012: 5 al giorno.
Tasso di stupri a Stoccolma nell’estate del 2012: 5 al giorno.
Amnesty International e le stesse Nazioni unite sono
intervenute sulla questione degli stupri nei paesi del Nord Europa suggerendo
al governo svedese di diventare molto più rigoroso e severo nel giudicare tali
reati che attualmente sono puniti spesso con pene irrisorie rispetto alla loro
gravità, cosa che non solo non funge da deterrente ma anzi favorisce il
reiterarsi di tali crimini.
La Svezia è il Paese dove l’accoglienza nei confronti
degli stranieri è la più alta in tutta l’Europa. Ma è anche il paese dove
verifica il maggior numero di violenze sessuali e di stupri che vedono
maggiormente protagonisti gli immigrati.
Lo studio europeo Case Closed evidenzia come in 20 anni il numero di stupri denunciati alla polizia sia quintuplicato ma le condanne siano invece inferiori rispetto a quelle del 1965.
Gli stessi immigrati, intervistati in Svezia, non hanno esitato a definire le ragazze svedesi “puttane” con cui divertirsi prima di sposarsi con una donna islamica “che sappia cosa vuol dire essere una donna”.
Da tutti questi dati emerge un quadro allarmante di “conquista” da parte degli islamici del Nord Europa, con intere cittadine come Malmoe dove negli oltre 150 ghetti presenti attorno alla città ogni sera si scateni una vera e propria guerra contro il patrimonio pubblico. Il tutto avallato dal “buonismo” legislativo che porta addirittura a non citare la nazionalità dei violentatori o dei rapinatori per paura di discriminare l’autore del crimine.
Lo studio europeo Case Closed evidenzia come in 20 anni il numero di stupri denunciati alla polizia sia quintuplicato ma le condanne siano invece inferiori rispetto a quelle del 1965.
Gli stessi immigrati, intervistati in Svezia, non hanno esitato a definire le ragazze svedesi “puttane” con cui divertirsi prima di sposarsi con una donna islamica “che sappia cosa vuol dire essere una donna”.
Da tutti questi dati emerge un quadro allarmante di “conquista” da parte degli islamici del Nord Europa, con intere cittadine come Malmoe dove negli oltre 150 ghetti presenti attorno alla città ogni sera si scateni una vera e propria guerra contro il patrimonio pubblico. Il tutto avallato dal “buonismo” legislativo che porta addirittura a non citare la nazionalità dei violentatori o dei rapinatori per paura di discriminare l’autore del crimine.
Tolti i numeri, una
considerazione personale.
Non ci volevo credere ed ho letto qualche notizia in inglese in giro.
Ho letto di donne violentate che non denunciano gli stupri per paura di rappresaglie ed ho letto di numeri che sfiorano il 90% delle mancate denunce.
Ho letto di donne violentate a turno da 13 persone per ore che ora si trovano devastate nel fisico e nella mente da esperienze inenarrabili.
Ho letto di scontri di civiltà tra la cultura svedese, libera, non sessista e dove la donna ha una sua posizione nella società, e la cultura islamica, sessista, profondamente misogina e dove la donna che compie un gesto di cortesia “invita all’accoppiamento”.
Ho letto di un mix esplosivo che a breve secondo me detonerà.
Ho visto di donne trattate USUALMENTE da islamici come meri oggetti e semplice mezzo per la procreazione.
Ho visto di donne islamiche uccise perché volevano vivere “all’occidentale”.
Ho visto di donne maltrattate e prese a schiaffi anche in pieno pubblico solo perché avevano osato parlare.
Non ci volevo credere ed ho letto qualche notizia in inglese in giro.
Ho letto di donne violentate che non denunciano gli stupri per paura di rappresaglie ed ho letto di numeri che sfiorano il 90% delle mancate denunce.
Ho letto di donne violentate a turno da 13 persone per ore che ora si trovano devastate nel fisico e nella mente da esperienze inenarrabili.
Ho letto di scontri di civiltà tra la cultura svedese, libera, non sessista e dove la donna ha una sua posizione nella società, e la cultura islamica, sessista, profondamente misogina e dove la donna che compie un gesto di cortesia “invita all’accoppiamento”.
Ho letto di un mix esplosivo che a breve secondo me detonerà.
Ho visto di donne trattate USUALMENTE da islamici come meri oggetti e semplice mezzo per la procreazione.
Ho visto di donne islamiche uccise perché volevano vivere “all’occidentale”.
Ho visto di donne maltrattate e prese a schiaffi anche in pieno pubblico solo perché avevano osato parlare.
Qui siamo all’assurdo.
Il processo di integrazione è visto come debolezza e
permette una mancanza completa di rispetto delle leggi . Su molte cose abbiamo deciso di non scontrarci con l’Islam
ma su questa temo che dovremo a breve fare i conti con noi stessi e decidere da
che parte stare: se da quella dell’harem o da quella della casa europea.
Temo che l’Islam ed i diritti delle donne siano incompatibili. E temo sia l’ora di fare una scelta.
5>Temo che l’Islam ed i diritti delle donne siano incompatibili. E temo sia l’ora di fare una scelta.
giovedì 20 giugno 2013
Rigatoni Yin e Yang
Carissimi, ecco una ricetta che io uso tantissimo nelle mie giornate estive caldissime quando voglio fare qualcosa di rinfrescante e con poco tempo di lavoro.
Dato che questo piatto lo faceva sempre mio zio Antonio amante di cucina macrobiotica chiameremo la ricetta "Rigatoni Yin e Yang" (così che li chiamava lui).
Vi occorrono sale, limone, olio e una pasta corta e rigata (io uso principalmente rigatoni).
Preparate un battuto in un piatto fondo dove metà del liquido sarà costituito dal succo dei limoni e metà dall'olio EVO: di solito la proporzione è due cucchiai di olio/1 limone/un pizzico di sale/100 gr di pasta.
A parte cuocete la pasta, salatela e calatela al dente, scolate ma non troppissimo e poi ripassate in pentola unendo il battuto e mantecate energicamente.
Sembra incredibile, ma è un piatto freschissimo.
Buon appetito. :)
Poesia - E
E se un albero
mi abbracciasse
fino a graffiarmi
e se il sole
mi scaldasse
fino a farmi bruciare
e se una rosa
mi amasse
con tutte le sue spine
e se una sola
di queste cose
o tutte insieme
sarebbe sempre meglio
della tua indifferenza
del tuo menefreghismo
del tuo parlare al singolare.
Ma stamattina,
amore,
chiudo di nuovo la porta.
E piano,
quasi sottovoce,
vado via.
Perché amarsi così
per me...
...ma che senso ha?
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