lunedì 25 gennaio 2010

Open Cola

Ingredienti per l'essenza:

3,50 ml olio d'arancia
1,00 ml olio di limone
1,00 ml olio di noce moscata
1,25 ml olio di cassia
0,25 ml olio di coriandolo
0,25 ml olio di neroli
2,75 ml olio di lime
0,25 ml olio di lavanda
10 g di gomma arabica
3 ml di acqua
Ingredienti per lo sciroppo
2 cucchiai di essenza (sopra citata)
3 e 1/2 cucchiai di acido citrico
2,28 l di acqua
2,36 Kg di zucchero bianco granulare
1/2 cucchiaino di caffeina, circa 20 ml (opzionale)
30 ml di caramello
Preparazione dell'essenza
Miscelate gli oli in una tazza.
Aggiungete la gomma arabica e mescolateli con un cucchiaio.
Aggiungete l'acqua e amalgamate il composto.
In alternativa potete utilizzare anche un mixer e frullare il tutto per 5 minuti.
La miscela può essere tenuta in frigo in un contenitore sigillato oppure a temperatura ambiente.

Preparazione dello sciroppo
Aggiungete a 5 millilitri di essenza i 3 cucchiai e mezzo di acido citrico, poi l'acqua e infine lo zucchero.
Se preferite potete aggiungere la caffeina facendo attenzione a scioglierla molto bene.
Aggiungete poi i 30 ml di caramello.
Per finire la vostra Cola Cola dovete calcolare per ogni parte di sciroppo 5 parti di acqua gassata.

Sara Teasdale - Cadrà dolce la pioggia

There will come soft rain and the smell of the ground,
And swallows circling with their shimmering sound;

And frogs in the pools singing at night,
And wild plum trees in tremulous white;

Robins will wear their feathery fire,
Whisding their whims on a low fence-wire;

And not one will know of the war, not one
Will care at last when it is done.

Not one would mind, neither bird nor tree,
If mankind perished utterly;

And Spring herself, when she woke at dawn
Would scarcely know that we were gone .1

1) Cadrà dolce la pioggia e si diffonderà il profumo della terra, / le rondini voleranno in cerchio stridendo; / canteranno le rane negli stagni a notte alta, / e i pruni selvatici biancheggeranno tremuli; / i pettirossi si vestiranno di penne di fuoco, / fischiando le loro ariette sugli steccati; / e nessuno saprà della guerra, nessuno / si curerà infine quando tutto sarà compiuto, / né albero, né uccello / farà caso all’umanità morente; / e la stessa primavera, quando si leva all'alba / appena s’accorgerà che ce ne siamo andati.

mercoledì 20 gennaio 2010

Alissa (racconto giovanile)

“Stasera sarà l’ultima sera che piove.
Poi il resto lo faranno le mie lacrime…”

Alissa guarda la finestra e ascolta distrattamente le parole della canzone su una radio locale. Non ha voglia di pensare e così ha alzato il volume del suo ministereo ricevendo subito dopo le consuete bussate sul muro da parte del padre, troppo stanco per capire e desideroso di un buon riposo.
Allora, con un sospiro di rassegnazione, si è alzata e ha collegato le cuffie in modo da tenersi il suo dolore per sé.
Guarda fuori dal suo appartamento in pieno centro cittadino, un cielo grigio morto con nuvole elettriche sullo sfondo che fanno a gara a chi oscura di più la Luna risponde quasi al suo umore, all’umore di una ragazza che non ha più voglia di scherzare.
Intanto il continuo e sommesso rombo di autoveicoli fa da colonna sonora ai pochi passanti infreddoliti e veloci di questa sera d’inverno.
Alissa sente il peso dei suoi 15 anni e non ci vuole pensare: la scuola, gli amici, i probabili fidanzati, tutto passa in secondo piano rispetto al suo tormento.
Ripensa a quando tutto ciò è cominciato, durante una gita fuori porta con alcune amiche; quella forte sensazione, estranea ed affascinante, che le prendeva la bocca dello stomaco, quando lei vedeva Andrea.
Andrea, 16 anni, un fisico forte e statuario già per la sua età, la guardava in modo del tutto nuovo, desideroso.
E a ripensarci, di nuovo quella sensazione forte e annullante, quel dolore sublime nel fondo dell’anima.
Improvvisamente Alissa si alza, si leva le cuffie e va vicino alla sua libreria: dopo un rapido sguardo, sceglie con sicurezza un volume pieno di cuoricini da una mensola centrale.
Risoluta apre il grande libro verso una pagina già segnata e comincia a ridere sommessamente: ecco la foto del mio amore, pensa.

Peccato non stia bene in bikini.

venerdì 15 gennaio 2010

Rassegna stampa semiseria XIX

Obama: "Bush partecipi agli aiuti per Haiti, dopo quello che gli ha fatto mi sembra il minimo".

Haiti, "Mancano ad appello 100 italiani. Domani vogliamo la giustificazione firmata dai genitori."

Obama, tassa per responsabilità crisi. L'Italia medita di uscire dall'ONU.

Carra e Lusetti lasciano Pd per Udc. Tornano alla casa del Padre.

Lieve malore al Senato per la Bonino. Le avevano proposto un menage a trois con la Polverini e Storace.

Bersani: "Sulle riforme il governo è confuso". La tattica del gas esilarante sta funzionando.

Papa: "la politica guardi alla persona". Brunetta la prende malissimo.

"Pm come Tartaglia", il Csm interviene: "Non lo abbiamo ancora colpito, dannazione!"

Tremonti:"Il fisco non è giusto né efficace. Se non fosse così lo avremmo cancellato da tempo".

Giustizia, Schifani:"Ora clima sia sereno. Per il maltempo ci basta la nebbia padana..."

mercoledì 13 gennaio 2010

Poesia - Per L.

La nostra storia va
Portata dal vento di città
Nei primi giorni di gennaio

E la prima pioggia va
Forse mi aiuterà
A piangere di là
Mentre tu sei andata già

E forse arriverà
Qualcosa che ti dirà
Che ti permetterà
Di capire
Di capirmi

Ma quante volte
Ti ho cercato poi per niente
Quante volte
Ti ho amato poi per niente
Quante volte
Nei miei sogni eri presente

E quanto amore
Che mi ha fatto impazzire
Quanto amore
Gelato come un fiore d’inverno
Quanto amore
Nascosto tra le pieghe del mio cuore

Ma ricomincerò a vivere
Grazie al mio Aprile
E la mia anima rinascerà
Tra le scene nostalgiche
Di noi due

E che sia maledetta
Questa poesia
Che mi fa parlare ancora di te
Sempre di te

mercoledì 6 gennaio 2010

Attaccarsi al tram

L'espressione trova la sua origine nella possibilità per i passeggeri dei più lenti tram del passato di viaggiare, in ogni caso più scomodamente, restando aggrappati alle strutture esterne, specialmente avendolo "preso al volo", giunti che già partiva o in un passaggio a bassa velocità del mezzo (al tempo operazione consentita): va intesa come la risposta spregiativa di chi invece un posto regolare era riuscito a raggiungerlo ("E io? / C'è posto anche per me?" "E tu ti attacchi / Adesso ti attacchi").
Oggi l'espressione è utilizzata in senso figurato per indicare la situazione di chi si vede costretto a rinunciare a un obiettivo, per non aver raggiunto le condizioni necessarie ad ottenerlo (per esempio, chi è arrivato fuori tempo massimo ad un impegno e vi deve rinunciare o perde il proprio turno o ne viene escluso). Equivale a "scordarselo" / "ormai poterselo dimenticare" ecc.

martedì 5 gennaio 2010

Dual Signs: Sheep and Aries

Despite your ardor and dynamism, you do show a clear tendency to utopia or mysticism. You often have the desire to be elsewhere or to have something else which is not of this world. Basically hedonistic, you love life and its pleasures, but you can renounce them altogether should circumstances require it.
You're more emotive and sensitive than you want to appear. Tender and mischievous at the same time, you've much charm, humor, and funniness, which renders your company very agreeable and much sought for.
You also have a really charitable and compassionate heart. One can always hope to get from you a comforting word, a meal, or material aid. Some people may find you somewhat foolish, but all recognize your goodness. Obliging, but with fits of laziness, you know better than anyone how to make yourself loved.
One could say that you lack realism and good common sense. In compensation, intuition and luck often come to assist you. You earn money easily and spend it offhand, without concern for possible consequences.
Heartwise, your strong passions intimately mingle with huge illusions, which can entail confused and entangled situations. You tend too much to yearn for what is manifestly out of your reach, or to idealize reality exaggeratedly. Sometimes you suffer from or make suffer from treacheries.